Non si arresta l’onda di successi in tribunale per il giovane sindacato rappresentativo Anief: a Mantova il giudice porta avanti le ragioni di più docenti precari e condanna il Mim a risarcirli e a pagare le spese.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Ormai è chiaro a tutti che questa discriminazione tra docenti di ruolo e precari è illegittima, è ovvio che porti a risarcimenti. Ricordiamo ai colleghi che è sempre possibile partecipare all’azione legale e che è assolutamente gratuita”.
Possibile ancora ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto dei precari alla formazione.
Come si legge nella sentenza, “il C.C.N.L. Scuola attribuisce rilievo centrale alla formazione dei docenti, disponendo, all’art. 63, rubricato “Formazione in Servizio”, che “1. La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane. L’Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. La formazione si realizza anche attraverso strumenti che consentono l’accesso a percorsi universitari, per favorire l’arricchimento e la mobilità professionale mediante percorsi brevi finalizzati ad integrare il piano di studi con discipline coerenti con le nuove classi di concorso e con profili considerati necessari secondo le norme vigenti. Conformemente all’Intesa sottoscritta il 27 giugno 2007 tra il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e le Confederazioni sindacali, verrà promossa, con particolare riferimento ai processi d’innovazione, mediante contrattazione, una formazione dei docenti in servizio organica e collegata ad un impegno di prestazione professionale che contribuisca all’accrescimento delle competenze richieste dal ruolo”.
Le adesioni al ricorso dei precari per recuperare i 500 euro annuali della Carta del docente sono sempre aperte: cliccare qui.
PER APPROFONDIMENTI:
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Carta del docente, anche a Pordenone il giudice dice che va data ai precari: 2 mila euro al prof che ha svolto quattro supplenze annuali costretto pure durante il Covid a formarsi a proprie spese
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